Dobbiamo immaginare la nostra bocca come un complesso meccanismo dove agiscono forze di importante intensità, un vero e proprio ingranaggio per triturare il cibo. Questa macchina è però un sistema biologico e come tale è dotato di una grande capacità dí adattamento. Una macchina costruita dall’ uomo si blocca se un elemento del sistema , una rotella o una leva, sono fuori posto. La nostra bocca continua a funzionare per molti anni anche se si sono estratti alcuni denti e quelli presenti sono posizionati in maniera imperfetta. Ma anche il nostro sistema occlusale ha dei limiti, una soglia che non può essere superata. Per questo dopo molti anni di piccoli fastidi si può arrivare ad un punto in cui non si riesce più a masticare, o si hanno forti dolori vicino alle orecchie o forti mal di testa, o si rimane bloccati a bocca aperta o non si riesce più ad aprire la bocca.
La presenza di problemi occlusali non manifesta in ciascuno di noi gli stessi effetti. Possiamo dire che il sistema ha tre elementi fondamentali : le articolazioni temporo- mandibolari, attraverso le quali la mandibola si può muovere ed è collegata al cranio, i denti e la loro resistenza meccanica ed infine il parodonto, i tessuti attraverso i quali il dente è connesso alla bocca. A seconda di quale tra questi elementi costituisce il punto più debole del sistema avremo problemi differenti.
In alcune persone le forze che si sviluppano in bocca sono capaci di fratturare la corona dei denti e determinare addirittura fratture della radice con la necessità di estrarre gli elementi colpiti. E ciò non avviene solo in denti fragili come possono essere elementi devitalizzati e con estese
ricostruzioni ma anche in denti sani.